Da domani 1 ottobre 2013 oltre ad aumentare l’IVA aumenterà, con preavviso di un solo giorno lavorativo, anche il costo delle esecuzioni presso il Tribunale di Roma. O meglio. Aumenterà il costo del deposito previsto per “passare” gli atti all’UNEP. La notizia però era nell’aria. Il buon Avvocato si sarà fatto dare il necessario acconto spese in funzione del previsto aumento. Va da sé che, qualora scaduti i giorni previsti dall’ultimo atto dell’Ufficiale Giudiziario, il resto delle somme che il legale doveva ritirare dalle casse restituzioni andrà inesorabilmente ad rimpinguare il conto corrente dello Stato. Calcolando che diversi avvocati non riuscivano (per disparati motivi) a ritirare i detti importi, il guadagno relativo non appare di poca entità.
Ma fin qui tutto ci può stare. Gli Avvocati sono abituati a farsi carico delle sempre maggiori incombenze, scaricate addosso ai legali in maniera scriteriata.
Lascia perplesso l’ulteriore balzello preteso al momento del passaggio degli atti alle esecuzioni: € 2,00 di marca per “quietanza”. Ma quietanza di che ? Della consegna del titolo esecutivo e precetto che mi impongono di depositare in copia, giacché non voglio responsabilità in caso di smarrimento del titolo e precetto originali ?
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Tutto aumenta, anche il costo della giustizia.
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