La notizia che il comandante (con la “c” rigorosamente in minuscolo) Schettino ha accusato il timoniere della manovra azzardata della Concordia, non deve sorprendere. È tecnica di alcuni non argomentare sulle proprie azioni, ma distogliere l’attenzione modificando l’angolo visuale verso cui, fino a quel momento, tutti si erano indirizzati. Schettino ha abbandonato la nave, dato inconfutabile: ma per il reato più grave, più difficile da giustificare, guai a provare che si è fatto il possibile che si possa chiedere ad un Comandante di una nave, meglio disimpegnare la propria condotta aggravando quella di altri.
Altro esempio è quello che leggo oggi da un quotidiano locale. Per il famoso “stupro del Quadraro” i presunti violentatori si difendono asserendo che la donna era consenziente.
Se non li puoi convincere, confondili.