Archivi del giorno: 16 ottobre 2013

Diritto vivente. Ossia se l’opera di agnizione della norma non è di facile riconoscimento.

“…il riconoscimento dell’ineliminabile contributo fornito dalla giurisprudenza all’effettività della norma, nel senso che essa costituisce il formante del diritto vivente, vitalizzando, nell’opera di agnizione della norma, la relazione di tipo concorrenziale tra potere legislativo e potere giudiziario.”

Bellissime parole. Il concetto, però, poteva essere espresso in maniera meno complicata.
La scelta di una scrittura più ricercata nel redigere le sentenze era un’abitudine che avevano alcuni giudici (e a quanto pare, alcuni hanno ancora). Ciò capitava spesso nel passato poiché l’avanzamento in carriera dei magistrati avveniva, tra l’altro, per merito. E quale modo migliore per dimostrare di essere migliori di altri se non quello di scrivere in maniera più complicata possibile le pronunce giurisdizionali ? Ovviamente nella logica che complicato è meglio; articolato corrisponde a maggior profondità; incomprensibile, ai più, significa elitario.

Quando, invece, la semplicità ti rende libero dalle complicazioni.

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